Il settore industriale sta vivendo forti cambiamenti. Ecco quali sono le agevolazioni fiscali capaci di supportare le aziende più intraprendenti in questa fase di crescita.
25 03 2017Il sostegno economico all’innovazione passa necessariamente attraverso le agevolazioni fiscali. Il piano per l’Industria 4.0 costituisce una grande occasione di sviluppo per il nostro Paese e il Governo ha messo in campo una serie di strumenti utili. Vediamoli nel dettaglio.
La circolare “4/E”, frutto della collaborazione fra il Ministero dello Sviluppo Economico e l’Agenzia delle Entrate, stabilisce i bonus e i requisiti per beneficiare delle agevolazioni. A destare subito interesse sono due provvedimenti importanti:
- La proroga del superammortamento con aliquota al 140%;
- L’iperammortamento con aliquota al 250%.
Partiamo da quest’ultimo. Il Piano Industria 4.0 istituisce questa forma di iperammortamento per tutti quegli investimenti su beni materiali che mirano all’innovazione tecnologica e digitale. Tradotto in cifre, a fronte di un investimento di 1milione di euro, il risparmio d’imposta arriva a 600mila euro. La proroga del superammortamento con aliquota al 140% invece coinvolge gli investimenti su tutti i beni strumentali, sia materiali che immateriali.
Tornando a parlare di cifre, si concretizza con 336mila euro di risparmio d’imposta su un investimento pari a 1milione di euro. L’aspetto interessante della proroga del superammortamento è l’estensione ai beni immateriali strumentali, cioè i software. L’accesso all’agevolazione è garantito anche con l’acquisto della licenza d’uso del software, a condizione che il bene rientri nell’attivo patrimoniale.
Un bene immateriale è certamente la ricerca. Il Piano per l’Industria 4.0 prevede crediti fiscali fino a un massimo di 20milioni di euro (a oggi il limite è stato di 5milioni), in salita dal 25% al 50%. Le novità riguardano anche la ricerca svolta dai privati. Per usufruire di detrazioni che possono arrivare al 30%, questa deve impegnare le start-up e non più le singole aziende.